Il Sentiero dei Poeti . Terza tappa (Buonviaggio - La Foce)
Descrizione del percorso
Questa è da considerarsi una tappa di collegamento lungo il percorso dell’alta via. Se si eccettuano, infatti, alcuni scorci panoramici sul Golfo di La Spezia, il tratto dell’itinerario compreso fra Buonviaggio e La Foce non offre, infatti, particolari spunti di interesse. Partiamo in corrispondenza dell’incrocio tra la SP330 con Via Valeriano a Buonviaggio. Seguiamo quest’ultima e dopo un paio di tornanti usciamo dall’abitato del borgo. Dopo una curva a sinistra lasciamo la strada per imboccare un sentiero che si stacca alla sinistra e sale immerso fra terrazzamenti. La traccia prosegue sempre in salita, tra la vegetazione di tipo basso e molto chiusa. La scarsità dei segnavia richiede particolare attenzione, sia in questo tratto che lungo tutto il resto della tappa, per evitare il rischio di deviare dal percorso. Al termine della salita il sentiero incrocia via Montalbano. La attraversiamo e ci addentriamo nella vegetazione che si fa sempre più fitta e selvaggia fino a giungere ad una stazione del metano. Il sentiero prosegue a monte della strada, con direzione parallela a quest’ultima, per poi tornare ad incrociarla percorrendo un breve tratto su asfalto. Un sentiero che si stacca sulla destra ci porta ad abbandonare nuovamente la via principale, fino a ricongiungersi con essa in località Serrolungo, straordinario punto panoramico da cui si gode un’imperdibile vista su tutto il Golfo di La Spezia. Alternando brevi tratti su sentiero ed altri più lunghi su asfalto (sempre lungo via Montalbano) arriviamo in località Sarbia e poi a Marinasco. Qui, nei pressi della chiesa di Santo Stefano un altro scorcio panoramico si apre davanti all’escursionista. Il tratto successivo ci conduce, infine, alla località di La Foce che segna la fine della tappa.
Notizie relative ai punti di interesse
Alla partenza della tappa si incontra il Santuario della Madonna del Buonviaggio, uno tra i più importanti santuari mariani italiani, le cui origini risalgono addirittura al XII secolo.Lungo l’itinerario spicca la selvaggia vegetazione, a metà tra il Mediterraneo e l’Appennino che fa immergere in un contesto ambientale perfettamente conservato. In alcuni tratti si percorrono caratteristiche “crose”, le vecchie strade a gradini, percorse da secoli, vie di comunicazione pedonali o mulattiere che consentivano agli spezzini di commerciare con l’entroterra. Fra queste alture infatti transitavano diverse “vie del sale” che, attraverso la Val di Vara e il passo di Cento Croci, recavano questo prezioso prodotto verso il Parmense e la Pianura padana.
Road Book: 3° tappa
