Ortonovo
È il comune più orientale della Liguria, al confine con la Toscana. Il borgo di Ortonovo nacque in seguito all'abbandono della colonia romana di Luni da parte degli abitanti, a causa delle scorribande barbare e dell'esplosione di epidemie di malaria.
Di origine rurale, il paese sorge su una sommità, come molti borghi italiani dell'epoca, e nel corso del medioevo e dei secoli successivi passò sotto il controllo di numerose famiglie, tra le quali i Malaspina e i Medici. Al paese si accede tramite due porte monumentali e la struttura urbanistica, sormontata da due antiche torri, è formata da anelli concentrici, il più esterno dei quali costituisce la cinta muraria.
Nella pianura sottostante sorgono le rovine di Luni, con lo splendido anfiteatro pressoché intatto.
Luni
Fu una delle più belle e floride colonie romane del nord Italia. Il suo splendore derivava dall'uso del marmo bianco di Carrara scoperto dagli stessi abitanti e dall'importanza che la città ricopriva nell'economia e nella posizione strategica. Luni era, infatti, il principale porto di imbarco del marmo, ma anche importante fornitrice di legname, oli, vini e marmi lavorati. Inoltre era sul confine oltre il quale gli eserciti romani non potevano procedere senza il consenso del Senato. Nel corso dei secoli Luni divenne sede vescovile, ma nel IX secolo le invasioni barbariche ne sancirono la scomparsa.
Di origine rurale, il paese sorge su una sommità, come molti borghi italiani dell'epoca, e nel corso del medioevo e dei secoli successivi passò sotto il controllo di numerose famiglie, tra le quali i Malaspina e i Medici. Al paese si accede tramite due porte monumentali e la struttura urbanistica, sormontata da due antiche torri, è formata da anelli concentrici, il più esterno dei quali costituisce la cinta muraria.
Nella pianura sottostante sorgono le rovine di Luni, con lo splendido anfiteatro pressoché intatto.
Luni
Fu una delle più belle e floride colonie romane del nord Italia. Il suo splendore derivava dall'uso del marmo bianco di Carrara scoperto dagli stessi abitanti e dall'importanza che la città ricopriva nell'economia e nella posizione strategica. Luni era, infatti, il principale porto di imbarco del marmo, ma anche importante fornitrice di legname, oli, vini e marmi lavorati. Inoltre era sul confine oltre il quale gli eserciti romani non potevano procedere senza il consenso del Senato. Nel corso dei secoli Luni divenne sede vescovile, ma nel IX secolo le invasioni barbariche ne sancirono la scomparsa.